Nella nostra vita iperconnessa, gli smartphone sono diventati una parte indispensabile, consentendoci di rimanere connessi, informati e intrattenuti in ogni momento della giornata. Tuttavia, questa costante esposizione ai dispositivi digitali può portare a una dipendenza eccessiva e a una sorta di “inquinamento digitale” che può influire negativamente sulla nostra salute mentale, emotiva e persino fisica. Proprio per questo, è diventato sempre più importante adottare strategie per disintossicarsi periodicamente dallo smartphone, al fine di ritrovare un equilibrio sano tra il mondo digitale e quello reale.
Dimenticare lo smartphone al mattino
Se sei uno di quelli che potrebbe definirsi “leggermente” dipendente dal proprio smartphone, sicuramente il primo istante appena sveglio lo dedichi al tuo dispositivo. Se desideri sfuggire a questa stretta dipendenza dal cellulare, il primo suggerimento che possiamo offrirti è di iniziare proprio da questo piccolo gesto. Prendi l’abitudine di accendere il tuo dispositivo solamente una volta giunto nella metropolitana, quando sei meno tentato di cadere preda del mondo virtuale fin dai primi istanti.
Va da sé che esistono numerose abitudini che trascendono ampiamente il semplice controllo di email o messaggi all’alba. Un esempio? La pratica della gratitudine. Capiamo che possa sembrarti un concetto improbabile: alle 7:00 del mattino, dopo una notte agitata e in vista di una giornata impegnativa, potresti chiederti cosa ci sia da apprezzare. Ma, forse proprio in queste circostanze, risiede la chiave per un inizio di giornata più positivo di quanto tu possa immaginare.
Controlla le notifiche in modo mirato
Devi necessariamente dare un’occhiata alla tua casella di posta e al tuo profilo Facebook? Ebbene, se proprio vuoi farlo, almeno fallo con intelligenza! Uno dei principi di produttività più efficaci è il “batch processing“, ovvero l’aggregare diverse attività all’interno di un periodo di tempo definito.
Vediamo un esempio pratico di come puoi applicare il batch processing al tuo smartphone:
- usa la tecnica del pomodoro per suddividere il lavoro e le pause.
- Durante le pause, dai un’occhiata rapida alla tua posta, a Facebook e ad altre notifiche.
- Una volta terminata la pausa, riprendi l’attività, magari spegnendo temporaneamente il tuo smartphone.
Chissà che seguendo questo approccio tu non ti renda conto che durante le pause ci sono attività migliori da svolgere rispetto a controllare il telefono.
Ostacola la tua “routine”
Se lo smartphone può essere la primaria fonte di distrazione per molti, è anche vero che possiamo sfruttare le distrazioni a nostro vantaggio: convertire le distrazioni in qualcosa di “positivo” può rivelarsi una strategia estremamente utile per ottenere due risultati con un solo sforzo.
In questa situazione, il consiglio proposto è la creazione di una sorta di percorso ad ostacoli che aiuti a superare le azioni ripetitive eseguite ossessivamente con il telefono:
- Controllo frequente del telefono: se accendi il telefono spesso per verificare le notifiche o l’orario, potresti attivare il codice di sicurezza. Questo richiede un’immissione ogni volta, contribuendo a rallentare il processo automatico.
- Controllo continuo della posta elettronica: nel caso in cui controlli costantemente la tua casella di posta, potresti eliminare l’applicazione di posta di default e consultarla solo attraverso il browser del telefono, in modo da evitare le notifiche.
- Accesso ripetuto a Facebook e ad altri social network: se sei spesso attratto dall’app mobile di Facebook, Instagram, Tik Tok ecc, potresti prendere una decisione brillante: cancella l’applicazione!
- Visite abituali ai siti preferiti: se tendi a visitare sempre gli stessi siti internet, rimuovili dai preferiti. Questo piccolo cambiamento può contribuire a rompere i modelli automatici che sottostanno alla dipendenza.
L’idea alla base di queste azioni è quella di creare dei piccoli ostacoli che interrompano gli automatismi che alimentano la tua dipendenza. Rompere le routine automatiche è il primo passo verso una maggiore consapevolezza e il recupero del controllo sul proprio comportamento digitale.