Salute: sempre più persone usano Google per Curarsi

Ecco una domanda potenzialmente pericolosa e che vogliamo fare in virtù di alcuni dati che sono emersi su questo tema:

Quale ragione ci sarebbe di recarsi da un medico, che sia esso generico o specializzato, se si può cercare una possibile risoluzione al proprio problema digitando i propri sintomi su Google?

Purtroppo questa domanda risulta essere quasi obbligatoria in virtù, come detto, dei dati che sono emersi da un’analisi delle ricerche effettuate sul più noto motore di ricerca. La domanda non solo è legittima ma può farci capire come si muovono le persone quando hanno dei sintomi e cercano una risposta a questi su Google. Alcuni numeri per comprenderlo a seguire:

 

  • 80% del campione testato cerca informazioni sulla propria salute attraverso l’utilizzo di internet.
  • Il 58% di questo 80% di persone che effettuano tali ricerche decide che ciò che trova tramite Google o altri motori di ricerca, basta a capire i sintomi o la malattia, in sostanza dà per scontato che le ricerche effettuate in rete siano tutte giuste e forniscano (sostituendosi al dottore) le risposte giuste.

 

Il non cercare altrove conferme e smentite di ciò che Google magari attraverso la barra “mi sento fortunato” suggerisce è qualcosa che risulta abbastanza inquietante.

Genesi e Sviluppo di un fenomeno di Massa

 

Molte volte in tv, ma anche su molti articoli pubblicati in rete con un profilo scientifico e medico inoppugnabile e che rimandano appunto a test e sperimentazioni effettuate nella storia che comprovano seri risultati medici, si asserisce che internet è un raccoglitore di bufale e che queste spesso e volentieri possono anche causare problemi gravi e delineare quadri clinici e medici del tutto sballati.

Questo comportamento ha un nome ora, quello di cybercondria.

Di recente rispetto a questo fenomeno è stato pubblicato un articolo sulla rivista Quartz, che ha messo in evidenza dei dati abbastanza impressionanti, tra cui quello relativo ai soli Stati Uniti d’America, dove ogni anno vengono spesi più di 20 miliardi di dollari in esami e visite che, se non si avesse una forma di ipocondria (in questo caso di cybercondria) potrebbero tranquillamente essere evitati.

Le diagnosi appunto sono quelle che le persone americane estrapolano dalla rete, di conseguenza tale fenomeno ha una portata molto sentita. Il titolo del nostro paragrafo la dice abbastanza lunga sul come la pensiamo al riguardo: niente e nessuno può sostituirsi ad un medico che ha studiato per conseguire un titolo di studio che ne certifichi la preparazione.

Inoltre quello che è un mezzo, anche di informazione generale e/o generica, non deve essere inteso come oro colato dalle persone, per tale ragione consigliamo sempre di rivolgersi a persone competenti magari anche a siti competenti.